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#ArtOFF – Vincenzo Gentile – Intrecci

Giu
23
2018
fino al 14 Luglio 2018
Orario: 18:00
Aperitivo Cultura Mostre Musica

#ArtOFF – Sabato 23 giugno 2018 – Evento di inaugurazione della mostra “Intrecci” di Vincenzo Gentile in occasione della festa conclusiva “della Lana e della Seta”. E in giardino la performance “Potendo possedere” di Agata Torelli.

L’associazione culturale Officina15 con il patrocinio del Comune di Castiglione dei Pepoli, ospiterà negli spazi della propria sede, dal 23 giugno al 14 luglio 2018, una mostra dedicata a Vincenzo Gentile.

La mostra fa parte del progetto #ArtOFF, un progetto di promozione artistica nato all’interno dell’ associazione culturale Officina15 che ha l’intento di avvicinare e sensibilizzare la comunità e il territorio dell’Appenino nei confronti dell’arte e della fruizione delle opere.

Leggi il testo critico di Federica Fiumelli

“Potendo possedere” di Agata Torelli

Vedi, in questi silenzi in cui le cose
s’abbandonano e sembrano vicine
a tradire il loro ultimo segreto,
talora ci si aspetta
di scoprire uno sbaglio di Natura,
il punto morto del mondo, l’anello che non tiene,
il filo da disbrogliare che finalmente ci metta
nel mezzo di una verità.Eugenio Montale, “I Limoni” da “Ossi di seppia”, 1925

Un verità ci interroga: cosa possediamo?
Da cosa e da chi siamo posseduti a nostra volta?

L’artista Agata Torelli è da sempre interessata ad esplorare il corpo in ma-niera anticonvenzionale – ma non solo, anche lo spazio – il linguaggio e i limiti di tutti e tre.

Nella performance “Potendo possedere” l’area del giardino di Officina 15 viene totalmente invasa e ramificata da fili rossi.

L’intreccio che si ricrea nell’ambiente naturale traduce il potere che deriva dalla costituzione di una trama, di una rete, di un’intersezione resa visibile dal colore del filato, ma onnipresente nella quotidianità della realtà. Una mappatura espansa che sembra indicarci la direzione verso una centralità, come una piramide rovesciata, siamo alla ricerca di una dea, di una via.

Tutta la struttura, o meglio la sua tensione, volge e convoglia, si riversa in un unico punto, nel corpo dell’artista, eleggendo la bocca come centro ne-vralgico.

Ecco che il desiderio utopico di interiorizzare il possesso si rende carne e verbo, parola muta, flusso incostante di energia e materia, ecco l’implodere di un fenomeno da sistema plurimo a scansione intima, personale, univo-ca.

L’artista raccoglie la vastità di uno spazio attraversato dalle relazioni, dagli intrecci, dagli incontri, dagli scontri, e lo fa visceralmente, focalizzando su di sé l’origine e la fine in uno scambio ciclico di collisioni e sospensioni.

Un’antica leggenda cinese parla del filo rosso del destino, dice che gli dei hanno at-taccato un filo rosso alla caviglia di ciascuno di noi, collegando tutte le persone le cui vite sono destinate a toccarsi. Il filo può allungarsi, o aggrovigliarsi, ma non si rompe mai.Da “Touch” – serie televisiva 2012-13

Federica Fiumelli

Dove

Officina15
Via Aldo Moro, 31
Castiglione dei Pepoli
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